Actualités
MAXXI
Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni, 4/A
00196 Roma
Nineteen Mantras
venerdì 6 gennaio 2012, ore 18.00
hall del museo – ingresso libero
Il MAXXI presenta Nineteen Mantras Variations, anteprima dell’opera musicale Nineteen Mantras, prodotta da Fondazione Musica per Roma e Fondazione MAXXI in occasione della mostra Indian Highway e in programmazione all’Auditorium Parco della Musica il 10 e 11 gennaio 2012 (> per saperne di più)
Nella hall del MAXXI si alterneranno sonorità tradizionali ed estratti di musiche composte da Riccardo Nova per il dramma: un racconto poetico tra modernità e tradizione, interpretato da protagonisti significativi del panorama musicale indiano.
Musica tradizionale Kriti, Mantra ragam thanam pallavi (Ninteen Mantras extract) e musica tradizionale Thillana con violino Dr Mysore Manjunath voce Dr Uday Kiran mridangam BC Manjunath canjira Guru Prasanna
Una produzione Fondazione Musica per Roma, Fondazione MAXXI
Produzione esecutiva Fattore K
Shantala Shivalingappa, Kuchipudi dance, photo by Hector Perez (part.)
10 e 11 gennaio 2012, ore 21.00
Auditorium Parco della Musica, Sala Petrassi
Nineteen Mantras, opera musicale prodotta da Fondazione Musica per Roma e Fondazione MAXXI in occasione della mostra Indian Highway, nasce dal confronto di tre sfere creative differenti: quella musicale di Riccardo Nova, quella visiva di Giorgio Barberio Corsetti e quella corporea di Shantala Shivalingappa, in equilibrio tra due mondi, due visioni e due culture, quella europea e quella indiana.
L’opera vuole immaginare un dramma universale, in cui le concezioni di spazio, tempo, durata e successione non vengono rispettate. Le azioni non si susseguono, ma si espandono una nell’altra creando così cicli che si dissolvono e poi rinascono. La musica, partendo dall’intonazione naturale dei suoni, crea un percorso all’interno della cosmogonia indiana soffermandosi su alcuni momenti significativi dell’esistere.
Scrive Giorgio Barberio Corsetti: “Lo spettacolo Nineteen Mantras sarà un racconto visionario delle divinità evocate dai Mantra, attraverso episodi delle loro storie mitiche. […] Attraverso la musica, il canto, le immagini, la danza e le azioni dei danzatori nasce il tessuto variegato dello spettacolo. Il lavoro con i danzatori sarà su due binari, una coreografia strutturata, di “danza danzata” che sarà curata da Shantala Shivalingappa, e azioni più teatrali che saranno curate da me.”
L’opera sarà replicata il 13 e 14 gennaio al Piccolo Teatro di Milano
Regia, scenografia e video
Giorgio Barberio Corsetti
Drammaturgia
Giorgio Barberio Corsetti
e Riccardo Nova
Musica
Riccardo Nova
Coreografia
Shantala Shivalingappa
Danzatori
Hema Sundari Vellaluru, Paride Biasuzzi, Luigi Corrado, Filippo Del Sal, Jacopo Giarda, Sho Kamiko, Vincenzo Turiano
Acrobati
Francesco Mirabile, Zielinski Jacub
Musicisti
Dr Mysore Manjunath violino
Dr Uday Kiran voce
BC Manjunath mridangam e percussioni varie
Guru Prasanna kanjira e percussioni varie
PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble
Fabio Bagnoli oboe
Paolo Ravaglia clarinetto
Francesco Dillon violoncello
una produzione
Fondazione Musica per Roma
e Fondazione MAXXI
in coproduzione con Accademia Teatro alla Scala
Produzione esecutiva Fattore K.
si ringraziano
Provincia di Roma – ABC Arte Bellezza Cultura
e Istituzione Palazzo Rospigliosi, Centro Studi Alain
Danielou Fondazione Harsharan, FLIC Scuola di Circo
Torino, Centre Henri Pousseur Musique électronique /
Musique mixte de Liège
LIBRI
La Cavigliera d’Oro, Shilappadikaram
Principe Ilango Adigal
Tradotto dal Tamil da Alain Daniélou e R.S. Desikan
CasadeiLibri Editore
Porte d’Oriente
Traduzione italiana di Pietro Faiella.
Lo Shilappadikâram capolavoro della letteratura tamil attribuito al principe ilangô Adig (III-V sec) per la prima volta tradotto in italiano.
Nell’antica città di Puhar il giovane e ricco Kovalan, sposo della bella Kannaki, si invaghisce di Madhavi, sensuale cortigiana, disperdendo tutta la sua fortuna. Privo di mezzi, assieme alla fedele Kannaki, arriva a Madurai, nel regno di Pandya, dove tenta di vendere la cavigliera d’oro della moglie. Il mercante di preziosi, convinto d’aver di fronte un ladro, lo consegna subito al sovrano. Il re ordina ai suoi di recuperare la cavigliera e fa uccidere Kovalan senza senza indagare. Kannaki, abbandonata e sola, con la potenza della sua virtù, genera l’incendio di Madurai scatenando sul regno di Pandya l’ira degli dèi.
EVENEMENTS
Parco della Musica. I miracolosi raga di Tagore trascritti da Daniélou
Articolo di: Antonella D’Ambrosio
Pubblicato in: GN72 Anno III 24 ottobre 2011
Estratto:
Una sala piena ha assistito, in commosso e partecipe silenzio, il 18 ottobre 2011 al Teatro Studio dell’ Auditorium Parco della Musica di Roma, al prezioso spettacolo Dell’Amore e del Destino. I canti di Tagore nella trascrizione di Alain Danielou. L’evento, patrocinato dall’Ambasciata Indiana insieme all’Ambasciata del Bangladesh e prodotto, in occasione del 150° anniversario della nascita del poeta Rabindranath Tagore, dal Centro Studi Alain Danielou – Fondazione Harsharan in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma, ha consentito di ascoltare le mirabili musiche originali di Tagore nella trascrizione di Alain Danielou……..
Potete vedere il concerto sulla pagina face book di Alain danielou:
Credito fotografico: Mario d’Angelo
ALBUM
…a quanto ci si può attendere da una persona come me, anzi, da un personaggio – come si tende a identificarmi nel senso più corrivo del termine – le mie regie partono da una fedeltà puntigliosissima, da un amore quasi disperato per la gestualità propria del melodramma. Non soltanto la prediligo, ma ritengo che abbia una funzione estetica e culturale ben precisa.
Sylvano Bussotti Paese Sera del 27 Aprile 1980
La mia carriera di fotografo è stata molto breve, non sono mai stato soddisfatto dei risultati, e probabilmente non ho lavorato abbastanza. Devo molto ad Alain Daniélou, con cui ho vissuto a lungo, ma anche al pittore Mac Avoy che era un ottimo insegnante, al coreografo Maurice Béjart che mi permise di fotografare i suoi spettacoli sia in fase di allestimento che di realizzazione; al fotografo Angelo Frontoni che mi incoraggiò nei miei primi passi, e infine a Sylvano Bussotti, che con la sua gentilezza e perseveranza sosteneva il mio lavoro, modello egli stesso in qualche occasione….
Ho seguito Bussotti diversi anni per fotografarlo e fotografare i suoi spettacoli, tra cui:
Rappresentazione di Anima e di Corpo, Teatro dei Rinnovati di Siena 1980
Simone Boccanegra, Teatro dell’Opera di Roma 1980
Otello, Teatro Politeama di Palermo 1980
Carmen, Teatro Civico di Susa 1980
Turandot, Torre del Lago Puccini 1982 e Terme di Caracalla 1985
Tosca, all’Arena di Verona 1984
Ulisse, Teatro Regio Torino 1985
La Gioconda, Firenze Teatro Comunale 1986
Aida, Roma Terme di Caracalla 1987
L’Ispirazione, Teatro Comunale di Firenze 1989
La Racine, Roma, Villa Medici 1985
Fedra, Opera di Roma 1989
Jacques Cloarec
Il Labirinto
1 ottobre 2011
…la musica ha irrimediabilmente perduto la sua dimensione cosmologica, le sue armonie legate a quelle delle sfere. E’ alla ricerca di una nuova vocazione e, per una strana regressione, è ritornata all’animismo. Interroga i rumori che ci circondano, il canto degli uccelli, il mormorio degli alberi, il brusìo delle folle, il frastuono delle città, gli spiriti misteriosi che animano le macchine. Una tale musica ha tuttavia bisogno di un supporto visivo, di uno spettacolo per poter essere compresa. La musica di oggi può essere una buona musica di scena, ma non regge l’aridità del concerto. Sylvano, uomo di spettacolo, ha saputo trovare quest’equilibrio.
Alain Daniélou
Dall’Autobiografia La Via del Labirinto
CasadeiLibri, Padova 2005