Open/Close Menu Alain Daniélou Sito ufficiale

 

ACTUALITÉS

Anniversario dei 100 anni della nascita di Alain Danielou (1907-2007)
Progetti

Aprile 2007: – Presentazione all’Università di Roma La Sapienza di “il Tamburo di Shiva”, Casadeilibri Editore, Padova, gennaio 2007. Con l’intervento di Lorenzo Casadei, Jacques Cloarec e Giorgio Milanetti.

Giugno 2007: – Nuova edizione del libro Semantic musicale, Hermann editore, Parigi.

– Berlino Bodemuseum 9 giugno 2007: concerto di Dhrupad con il fratelli Gundecha e Amelia Cuni, e eventualmente con uno strumentalista (e Peter Panke che da una lettura personale).

– Spettacolo di Bharatanatyam (Anusha Subramaniam + 3 musicisti), omaggio a Danielou, il 30 giugno, durante il Portello River Festival (Padova).

-Pubblicazione del “Cammino del Labirinto” in spagnolo, Kairos editore, Barcellona.

Settembre 2007: – Pubblicazione di ” Immagini della vita musicale in India del 1935-1955″, Michel de Maule edizioni, Parigi settembre 2007.

– Concerto al Thoronet con Jacques Dudon e il suo gruppo, il sabato 22 settembre 2007, con il Semantic Danielou, Santour e Sitar.

– Concerto con Jacques Dudon e il suo gruppo, il sabato 29 settembre sera al Palazzo Rospigliosi di Zagarolo, con il Semantic Danielou, Santour e Sitar. Force la domnica 30 a Roma.

Ottobre 2007: – Pubblicazione del “Tour du Monde en 1936″ con disegni e fotografie, edizioni Rocher, Parigi.

– Concerto a Parigi o a Vitry-sur-Seine con Jacques Dudon e il suo gruppo, il 06 o 07 ottobre 2007, con il Semantic Danielou, Santour e Sitar.

– La mostra “ Luce dell’ India” sarà a Hainaut nel mese di ottobre nel quadro della manifestazione “La Fureur de Lire” nell’intero Belgio.

– Per l’occazione del congresso India-Spagna presentazione del “Cammino del Labirinto” in spagnolo, Kairos editore, il 16 ottobre 2007, e mostra delle foto del libro “Immagini della vita musicale in India del 1935-1955” dal 16 di Ottobre al 16 di novembre, tutti due alla Casa dell’India di Valladolid

– Concerto degli allievi del Istituto di Musica Caomparata della fondazione Cini di Venezia, il 25 ottobre 2007.

Novembre 2007: – Seminario in India (Delhi) sul tema: Gli europei in India nel quadro della riscoperta della cultura indiana nel 20 secolo.

– Mostra, concerto di Tagore e concerto del Semantic Danielou in novembre a Berlino nel Dalhem Museo.

– Mostra et concerto di Francesca Cassio (Dhrupad) al Conservatorio di Vicenza.

Progetti di pubblicazioni:
« Miti e Dei dell’India », in spagnolo, Ediciones Atalanta, Girona, Spagna.
« Siva e Dioniso » in giapponese, Kodansha editore, Tokyo.
« La Via del labirinto, Ricordi d’Oriente e d’Occidente » e « I Quattro Sensi Della Vita », in Hindi, Yatra Books editore, New Dehli, India.
« Storia dell’India » e « Miti e Dei dell’India », in portoghese, Madras Editore, Sâo Paulo, Brasil.
« Manimékhalaï », Kaïlash editore, Parigi- Pondichéry.

Il Tamburo di Shiva, Introduzione alla Musica dell´India del NordL´Editore Lorenzo Casasei (Casadeilibri) dopo la publicazione de “La Via del Labirinto”, l´autobiografia di Daniélou, ha publicato a febbraio “Il Tamburo di Shiva, Introduzione alla Musica dell´India del Nord” con una prefazione del Professore Giorgio Milanetti, professore straordinario di Lingua e letteratura hindi e Direttore del Dipartimento di Studi Orientali all’Università di Roma “La Sapienza” e un ‘introduzione di Dr. Lakshmi Subramanian, senior fellow in History Centre for studies in social sciences, Calcutta.

Alain Daniélou (1907-1994) è uno dei più eminenti orientalisti contemporanei e un musicologo di prima grandezza. Le sue opere sulla civiltà indiana spaziano dalla cosmologia alla musica, dall’arte alla filosofia e alla storia, dallo yoga all’erotismo.

Un pensiero nomade Dopo un’infanzia austera passata in Bretagna all’ombra di una madre fervente cattolica che creò l’Istituto per l’istruzione della giovane Sainte-Marie, Alain Daniélou si lancia anima e corpo negli ambienti avanguardisti parigini degli anni ’30. Studia danza con Legat, il maestro di Nijinski, canto con Charles Panzera e diventa amico, tra gli altri, di Cocteau e Jean Marais.
Molto presto, però, l’Europa non riesce più a soddisfare le sue aspirazioni più profonde. Comincia così una vita da nomade: sarà quindi la volta dell’Africa d’Henry de Monfred, dei bassifondi di Pechino, ma anche degli Stati uniti e di Hollywood. In India il giovane artista, assetato di vita e di conoscenza, viebe accolto da Rabindranath Tagore. Questo primo viaggio sarà come un incantesimo: affascinato da questo paese, vi rimarrà per più di vent’ani come ricercatore all’Università di Benares. In India Alain Daniélou diviene indù shivaita, un paradosso per il figlio di un ministro anticlericale, il fratello di un futuro cardinale.

Si consacra alla musica tradizionale, studia filosofia, sanscrito e hindi negli ambienti più ortodossi della città santa, pratica lo yoga e viene iniziato allo shivaismo, assumendo il nome di di Shiva Sharan (il protetto di Shiva). La sua adesione all’ortodossia indù non è però un atto di fede e non è priva di contraddizioni: Daniélou tollera poco ogni sorta di costrizione. I tempi cambiano: dopo aver simpatizzato per gli indipendentisti, a stretto contatto con la famiglia Nehru, rientra in Europa nel 1958, deciso a far conoscere all’Occidente il vero volto dell’India tradizionale. Straordinaria è stata la produzione intellettuale di Daniélou: opere di saggistica, romanzi, traduzioni, musica, pittura, perfino la creazione di uno strumento musicale.
Raffinato musicologo, è grazie alla sua iniziativa che abbiamo potuto conoscere e apprezzare la musica tradizionale dei popoli di tutto il mondo.
Lorenzo Casadei.