Durante il 1961 ha qui luogo una riunione del Consiglio Internazionale della Musica, organizzazione non governativa dell’UNESCO, cui partecipano tra gli altri musicologi Giorgio Nataletti, venuto dal vicino paese Gallicano, Peter Crossley-Holland, Jack Bornoff, Charles Duvelle e Narayana Menon.
A partire da questa data le case vengono utilizzate congiuntamente e si ingrandiscono anno dopo anno sino a formare un bell’insieme residenziale dove molte personalità verranno in visita per fermarsi a lavorare, scrivere, comporre, dipingere. Nelle pagine di quest’album fotografico si ritrovano molti di costoro, benché non sia stato possibile menzionarli tutti né ritrovare documenti iconografici di mezzo secolo fa.
Raymond Burnier muore a Zagarolo nel 1968 ed è sepolto nel cimitero del paese. Daniélou, che eredita una parte dei suoi beni, ingrandisce la proprietà e la cede alla fondazione svizzera che ha appena creato con il nome indiano del suo amico. La Fondazione Harsharan – Centro Studi Alain Daniélou prima sotto la sua direzione, poi, dopo la sua morte nel 1994, sotto la mia, continua da allora un’intensa attività mantenendo i contatti con molteplici istituzioni, in particolare con l’Unesco, il Consiglio Internazionale della Musica, gli Istituti di Musica Comparata di Berlino e Venezia, la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, la Casa Asia di Barcellona, e il Museo della Fotografia di Losanna.
Mentre gli archivi audio sono stati donati alla Casa Asia di Barcellona, e gran parte della biblioteca alla Fondazione Giorgio Cini, il Centro Studi Alain Danielou di Zagarolo conserva la corrispondenza di Daniélou, i manoscritti di suoi numerosi libri, un fondo fotografico Burnier-Daniélou-Cloarec, più di 500 testi di articoli e conferenze. Negli ultimi 20 anni numerosi concerti privati sono stati organizzati al Centro di Zagarolo. Tra i molti interpreti, il pianista Emanuele Torquati, il chitarrista Hans-Jurgen Gerung, il compositore Sylvano Bussotti, la cantante Francesca Cassio, il pianista Ugo Bonessi, il danzatore Raghunath Manet, il suonatore di sarod Patrick Mac Avoy hanno onorato il nostro centro.
Nel 1998 il consiglio comunale del paese, presieduto da Sandro Vallerotonda, decide di intitolare una delle strade che portano alla proprietà ‘Via Alain Daniélou, indianista e musicologo’. Per l’occasione una splendida serata viene organizzata a Palazzo Rospigliosi con la partecipazione della signora Rossella Falk e del principe Mirwais, venuto in rappresentanza del padre Zahir, re d’Afghanistan. Nel 2007, in occasione della manifestazione commemorativa India – Divina Sensualità per il 100esimo anniversario della nascita di Alain Daniélou, sono stati organizzati concerti, spettacoli di danza, esposizioni, presentazioni e conferenze in 19 città di 7 diversi paesi, tra cui Delhi, Parigi, Roma, Berlino, Barcellona, Los Angeles, Venezia e Torino. E naturalmente anche a Palazzo Rospigliosi di Zagarolo ove, grazie alla collaborazione del comune e del sindaco Daniele Leodori, sono stati presentati due spettacoli di danza e musica indiana e un’ esposizione fotografica che raccoglieva la maggior parte delle foto riunite in questo album.
Per i prossimi anni il Centro prevede principalmente la catalogazione degli archivi e la realizzazione dei libri di Alain Daniélou in formato e-book; a ciò si accompagnerà occasionale sostegno a concerti ed esposizioni di tema indiano ritenuti meritori, ed una più assidua opera di raccolta e recupero di documenti audio e video relativi ad Alain Daniélou.
Quest’album fotografico è stato realizzato per il 50esimo anniversario della residenza di Colle Labirinto e per divulgare ulteriormente le attività del nostro Centro e della Fondazione Harsharan.